PUNTARELLE ALLA ROMANA VEG STYLE
Le puntarelle alla romana sono una tipica ricetta che, come dice la parola stessa, appartiene alla tradizione gastronomica romana e che si avvale delle puntarelle di catalogna, una varietà di cicoria tipica del periodo invernale che va da novembre a febbraio. Perché puntarelle? Perché la ricetta prevede l’uso dei germogli della cicoria catalogna, detta anche cicoria asparago o cicoria spigata.
Come si cucinano le puntarelle? Le puntarelle si possono mangiare cotte o anche sotto forma di insalata. Quello che vi propongo oggi è una versione vegan dell’insalata di puntarelle romane in cui, al contrario della ricetta originale, farò a meno delle acciughe. Il risultato sarà un’insalata fresca, leggera, dal gusto deciso e veloce da preparare, che non mancherà di farvi apprezzare la freschezza e croccantezza della cicoria catalogna.
La cicoria catalogna: curiosità
Anche se ormai reperibile in varie zone d’Italia, la cicoria catalogna è per tradizione originaria della regione Lazio, in particolar modo delle zone di Formia, Fondi e Gaeta. Il suo nome originale, difatti, è cicoria di catalogna frastagliata di Gaeta e il suo uso in cucina è attestato sin dai tempi degli Antichi Romani.
Anche Galeno, famoso medico dell’Antica Grecia, ne vantava le sue proprietà benefiche, in quanto diuretica e depurativa, nonché ricca di calcio, potassio, fosforo, vitamina A e C.
La cicoria asparago, quindi, è particolarmente indicata per chi voglia seguire una dieta depurativa o perdere peso. Inoltre, mangiata cruda, mantiene tutte le sue proprietà, aiutando a ridurre l’assorbimento degli zuccheri.
Esistono anche altre varietà di cicoria di tradizione locale, come ad esempio la Cicoria puntarelle Molfettese e la cicoria Galatina (Puglia) e la Cicoria catalogna di Chioggia (Veneto).
Puntarelle alla romana senza acciughe: la ricetta
Ecco gli ingredienti della ricetta veg style delle puntarelle alla romana e la foto-ricetta. Se, invece, volete vedermi all’opera, guardate il video sopra!
Ingredienti
- 400 gr Puntarelle (germogli di cicoria catalogna)
- 1 spicchio Aglio
- Q.b. Succo di limone
- Q.b. Capperi sotto sale
- Q.b. Sale
- Q.b. Olio EVO
3 Passaggi
- Mondare e tagliare le puntarelle
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Mondate, lavate e tagliate a fettine sottili le puntarelle.
Per vedere come pulire le puntarelle, guardate anche il video.
- Lasciare a bagno
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Mettete le puntarelle a bagno in acqua ghiacciata, o acqua e ghiaccio, per 10 min. Questo passaggio eliminerà una parte del sapore amarognolo che le caratterizza.
- Condire
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Nel frattempo schiacciate uno spicchio d’aglio e mettetelo assieme ai capperi tritati, al succo di limone, l’olio e il sale nella terrina nella quale condirete le puntarelle.
Mescolate il tutto in modo che il condimento si insaporisca per bene.
Quindi scolate e asciugate per bene le puntarelle e conditele mescolandole per bene al condimento precedentemente preparato.
ciao Martino
dalla foto mi pare che le puntarelle siano rimaste dritte, quindi non le hai sbucciate e messe in acqua fredda per arricciarsi… inoltre dalla puntarella vanno tolti i getti verde scuro, deve restare solo la parte verde chiara. Almeno a Roma le ho sempre viste fatte così, e così le ho veganizzate:
http://www.cucinaecozoica.com/cucina-ecozoica/puntarelle-alle-acciughe-di-bosco.php
MaVi
Ciao!
Tu hai ragione se si vuole trattare le punteranno come tradizione vuole.
Io ritengo che la parte coriacea delle punteranno dia un sapore molto più ricco e che i getti verdi, se tenuti in quantità equilibrata, donino spigliatezza e sfumature al piatto.
Sai, difficilmente prendo una ricetta e la faccio così come “andrebbe fatta” 🙂
La tua ricetta è molto bella e interessante! Complimenti!
Va benissimo fare tutto alla propria maniera, ma allora non chiamarle puntarelle “alla romana” ma “alla Martino”! Certo le puntarelle sono sempre buone, sbucciate o non sbucciate, con tutte le loro foglie verdi che poi si possono riciclare in tante preparazioni.
Ti ringrazio dell’apprezzamento! Anche la tua rivisitazione sembra molto gustosa!