RADICCHIO DI TREVISO SOTT’OLIO

Radicchio di Treviso sott’olio

Da Novembre a Marzo possiamo trovare dal fruttivendolo il radicchio di Treviso tardivo. La sua peculiarità è il sapore leggermente amaro della radice che va a contrastare il dolce della sua polpa e l’incredibile croccantezza se consumato crudo. Il metodo di lavorazione e sbiancamento del radicchio di Treviso lo contraddistingue da tutte le altre tipologie, trovando un simile solamente nella Rosa di Gorizia. Vediamo nella ricetta del radicchio di Treviso sott’olio un metodo di conservazione veloce e saporito per poter gustare il radicchio di Treviso anche fuori stagione.

Ingredienti

  • 1 kg Radicchio di Treviso Tardivo
  • 500 ml Prosecco
  • 250 ml Aceto di vino bianco
  • 250 ml Acqua
  • 2 cucchiai Sale grosso
  • 3 cucchiai Zucchero di canna
  • Q.b. Pepe in grani
  • Qualche foglia Alloro
  • Q.b. Olio Evo

5 Passaggi

Soluzione di aceto

Preparate una soluzione con il prosecco, l’acqua, il sale, lo zucchero di canna e l’aceto. Portate ad ebollizione.



Mondare il radicchio

Mondate, lavate e tagliate in 6 spicchi ogni cespo di radicchio di Treviso.



Sbollentare il radicchio

Sbollentate per circa 4 minuti gli spicchi di radicchio di Treviso nella soluzione bollente.



Riposo

Scolate il radicchio di Treviso e mettete ogni spicchio a riposare su un panno pulito e asciutto. Lasciate riposare per circa 1 ora.



Invasare

Sterilizzate i vasi che vi serviranno e iniziate a riempirli con il radicchio ormai fatto raffreddare. Riempiteli con gli spicchi mantenuti in verticale. Una volta pieno un vaso, aggiungete qualche grano di pepe e una foglia di alloro, quindi coprite con olio EVO. Con un coltello fate uscire le bolle d’aria nel caso ne fossero rimaste. Chiudete i vasi e mettete a riposo per almeno 40gg in un luogo fresco e buio.



3 commenti

Trackbacks & Pingbacks

  1. […] al forno, ma nulla può superare il radicchio sott’olio! La mia versione si ispira a questa, ma è rivista in dosi e quantità. Provatelo, ma mi raccomando, dosi esagerate che un vasetto di […]

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *