Il rejuvelac è una bevanda fermentata che si prepara semplicemente a casa con l’utilizzo di due ingredienti, cereali ed acqua.
Il tipo più comune di rejuvelac è ottenuto dalla fermentazione del grano ma è possibile produrlo a partire da altri cereali o pseudo-cereali come riso, avena, quinoa, segale, orzo o miglio.
Bevanda ricca di enzimi e vitamine, non è solo un vero toccasana per la digestione, la depurazione e l’assimilazione di microrganismi benefici per la salute, ma è un ottimo starter per la preparazione di creme spalmabili vegetali e formaggi vegani fatti in casa.
Noi ne abbiamo sempre un vaso in preparazione sul bancone della nostra cucina, il nostro preferito è quello di quinoa perché è il più veloce da realizzare.
Proprietà
Il rejuvelac, se non viene utilizzato come starter, può diventare un ottimo integratore alimentare nella dieta di vegani e non, poiché abbonda di vitamine (del gruppo B, C, E, K), acido lattico, proteine e fosfati.
Ha un sapore acido simile a quello dell’acqua e limone, ed è leggermente frizzante, cosa che lo rende una bevanda non solo energizzante ma anche molto rinfrescante.
Come bevanda, è ottima per depurare l’organismo dalle tossine, mantenere il colon sano e regolare la digestione.
Utilizzi
Utilizziamo il rejuvelac non solo come bevanda naturale autoprodotta dissetante, ma soprattutto come starter per formaggi vegetali a base di frutta secca e semi oleaginosi o per preparare delle salse.
Provate per esempio a seguire la nostra ricetta della feta vegan di mandorle, una vera bontà! Vi servirà del rejuvelac per prepararla in casa e assaporare un “formaggio” vegetale davvero gustoso e saporito, totalmente cruelty-free.
Come si prepara il rejuvelac di quinoa fatto in casa
Ecco come prepariamo il nostro rejuvelac di quinoa: mettiamo in ammollo in un vaso di vetro pieno d’acqua 100g di quinoa e copriamo il vaso con una garza.
Dopo 12 ore scoliamo e riempiamo di nuovo di acqua il vaso per due volte al giorno fino a che non vediamo apparire i primi germogli.
In estate, questo processo può richiedere anche meno di 24 ore a seconda della temperatura. In inverno, possono trascorrere anche 2 giorni.
Una volta apparsi i germogli, copriamo il vaso con un tappo e lasciamo ancora a temperatura ambiente per un paio di giorni o finché non vediamo apparire della schiuma e notiamo che l’acqua è diventata torbida.
A questo punto, scoliamo la quinoa e refrigeriamo il liquido in frigo, che si mantiene perfettamente anche per una settimana.
Utilizzate il rejuvelac per preparare la Feta Greca Vegan!
Foto di cleanfooddirtygirl.com
Potresti indicare la quantità d’acqua ? Grazie
Grazie per la ricetta! Quanta acqua consigliate di utilizzare?
Ciao Filippo! Metti acqua a coprire e aggiungi in più un dito…
Ottimo, ma se volessi farlo con il riso integrale il procedimento sarebbe identico? Solo quando appaiono i germogli si deve riempire il vaso d’acqua e l’acqua non va più cambiata? Grazie
Ciao! Con il riso integrale non apparirebbe la radichetta perché comunque è stato decorticato parzialmente.
Io l’ho ottenuto dal riso integrale e la radichetta è apparsa come negli altri cereali integrali
Davvero!? Non credevo fosse possibile, pensavo che il chicco fosse ormai rovinato. Grazie per l’informazione!!!
Ho scoperto che il rejuvelac da bere mi piace moltissimo, e durante la giornata ne bevo molto, anche al posto dell’acqua. Mi domando pero’ se c’e’ una quantita’ oltre la quale puo’ fare male e se si’ quale?
Grazie 😉
Ciao Sandra! Come ogni cosa fermentata, all’inizio va presa con più o meno cautela perché dobbiamo piano piano abituare il nostro intestino ad una forte presenza di probiotici. Non direi che ci sia una dose raccomandata o una dose eccessiva di alimenti fermentati che si possa assumere. Ascolta il tuo fisico 🙂 Noi mangiamo tantissimo kimchi, olive, cetriolini, crauti e te combucha ogni giorno e stiamo benissimo!