GNOCCHI DI PATATE SENZA UOVA FATTI IN CASA

Gnocchi di patate senza uova fatti in casa

E’ fondamentale conoscere questa ricetta se non si vuole rinunciare al piacere di preparare dei bellissimi e buonissimi gnocchi di patate senza uova fatti in casa.

La nostra ricetta vegana degli gnocchi di patate

La nonna di Antonia li preparava con le uova, la mia ci metteva anche il burro. I nostri ricordi di questo piatto così familiare, così italiano, mi hanno spinto a ricercare una ricetta soddisfacente degli gnocchi anche senza uova o burro.
Vedrete come è semplice realizzarli e come si sposano bene con un ottima passata di pomodoro, magari anche quella fatta in casa!

Gli gnocchi, una ricetta semplice!

Siamo in molti a pensare a un bel piatto di gnocchi come primo della domenica, un rito di famiglia, o come cibo di conforto, caldo e saziante.
Antonia ha imparato a fare gli gnocchi ancora prima di imparare a leggere e a scrivere, io osservavo mia nonna ammirato quando li preparava e ne invidiavo l’arte di renderli così soffici e leggeri.
Per realizzarli in casa, con solamente ingredienti a base vegetale, servono pochi ingredienti e piccoli accorgimenti, che vi svelo qui sotto.
Coinvolgete anche i vostri bimbi nella preparazione: ameranno sporcarsi le mani di impasto e farina e poi mangiarli di gusto!

Dose per 2 persone

Ingredienti

  • 200 g patate lesse
  • 15 g farina di glutine
  • 20 g farina di riso
  • 25 g farina tipo 1
  • 3 g sale
  • 20 g olio evo

4 Passaggi

Lessare le patate e schiacciarle

Mettete a lessare le patate con la buccia stando at- tenti a non scuocerle: l’eccessiva umidita’ rovinerebbe la buona riuscita degli gnocchi.
Quando le patate saranno cotte, pelatele ancora calde, quindi schiacciatele con uno schiacciapatate.

Impasto

Aggiungete alle patate schiacciate la farina 1, quella di riso e quella di glutine. Aggiungete il sale e l’olio e iniziate a mescolare a mano l’impasto, lavorandolo leggermente, senza troppa pressione.

Formare gli gnocchi

Formate delle palline dall’impasto ottenuto, modellandole poi con la forma che piu’ vi aggrada.
Potete altrimenti formare il tipico serpentello e tagliarlo a pezzetti di egual misura.

Conservazione

Da qui potete decidere di cuocere subito gli gnocchi, oppure di conservarli.
Se li volete cuocere, fate bollire una pentola di acqua salata e scolateli una volta venuti a galla.
Se li volete conservare solamente per la giornata, vi consiglio di infarinarli per bene, stesi su un vassoio e chiusi in un sacchetto di carta.
Se volete conservarli per il giorno dopo, potete precuocerli leggermente, oliarli e tenerli stesi su un vassoio. Il giorno dopo basterà rituffarli in acqua bollente salata e pescarli quando saranno a galla.
Se volete conservarli per periodi più lunghi avete due possibilità:
– infarinarli bene e congelarli
– conservarli pastorizzati sottovuoto

5 commenti
  1. valentina murgia
    valentina murgia dice:

    Buongiorno chef,
    non ho capito i tre tipi di farine, perchè tra gli ingredienti parla di farina di glutine, di riso e di tipo 1 ma nel procedimento di farina di grano saraceno…. inoltre non so cosa sia la farina di glutine, una farina forte? Grazie mille, adoro gli gnocchi e sicuramente i suoi sono buonissimi per cui mi piacerebbe provarli. Nella versione tradizionale io li faccio con farina 0 e fecola di patate però sicuramente per sostituire l’uovo bisogna usare una farina diversa.

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    • chef Martino Beria
      chef Martino Beria dice:

      Uso tre tipologie di farine di cui una è senza glutine (riso, saraceno, mais, ecc) per ottenere gnocchi sofficissimi ma che non si rompano in cottura. La presenza del saraceno nella ricetta è un errore che in realtà vuol dire una cosa: puoi usare al suo posto una qualsiasi farina senza glutine 🙂
      La farina di glutine invece è glutine puro essiccato e polverizzato. Con questa so ottiene l’effetto che ha l’uovo in cottura, ovvero gel proteico a struttura reticolare.

      Rispondi
  2. Valentina
    Valentina dice:

    Ciao, grazie innanzitutto!
    Prima scrivo farina di riso poi d invece saraceno. Qual’é la giusta o sto sbagliando io?

    Io poi sapevo che la farina bisogna adattarla in base alla qualità e all’umidità della patata che ogni volta è sempre diversa :)?

    Rispondi

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