Pak choi, il cavolo delicato
Pak choi, il cavolo delicato
Il pak choi, il cui nome scientifico è Brassica Rapa Chinensis, negli ultimi tempi ha iniziato a farsi conoscere e apprezzare nelle tavole italiane.
Esso fa parte della famiglia dei cavolfiori, anche se esteticamente ricorda le bietole. Il suo arrivo in Europa lo si deve agli emigrati asiatici, che esportarono questo ortaggio in primo luogo ad Amsterdam.
Il pak choi, anche nel nostro orto
La coltivazione di questa verdura, originaria della Cina, non è particolarmente complessa, tanto da poter essere sperimentata anche nell’orto casalingo. Si adatta a diversi climi, il suolo deve essere molto fertile e regolarmente irrigato. Il pak choi permette di fare più raccolti rigogliosi durante l’anno. Le sue piantagioni sono diffuse soprattutto in Cina, Corea e Giappone.
Piantati i semi, nell’arco di una ventina di giorni già è possibile vedere spuntare le prime foglioline. Avendo un periodo di coltivazione decisamente corto, il pak choi può essere coltivato in primavera inoltrata e in estate, ottenendo così due raccolti; tale peculiarità fa sì che il pak choi venga utilizzato nell’orto come ortaggio precoce o come riempitivo estivo in attesa di coltivare altre piante, in modo da ampliare la rotazione di colture nell’orto.
Il pak choi, appartenente alla famiglia della Brassica Rapa, non dispone di sottospecie; appartengono alla stessa famiglia altre verdure a foglia (ovvero la Brassica Rapa Perviridis, la Brassica Rapa Nipposinica e la Brassica Rapa Pekinensis), ma con caratteristiche differenti.
Le virtù del pak choi
Tutte le verdure appartenenti alla famiglia della Brassica sono molto ricche di sostanze nutritive benefiche per l’organismo umano.
Il pak choi, in particolare, è ricco di vitamine; da sottolineare la presenza della vitamina C, ideale per rafforzare ossa, cartilagine, e vasi sanguigni, oltre a favorire l’assorbimento del ferro. Presente in rilevante quantità è anche la vitamina A, utile contro i radicali liberi e potente antiossidante; essa è inoltre uno stimolatore del sistema immunitario, e protegge da malattie cardiache.
Il pak choi accoglie molti tiocianati, che ostacolano l’aumento del colesterolo e di cui sono state evidenziate proprietà anti-cancro. Esso è un’ottima fonte di fibre, sali minerali, calcio e fosforo. Contiene inoltre una modica quantità di carotene.
Gli usi in cucina
Il pak choi può incontrare il favore di grandi e soprattutto piccini poiché, nonostante appartenga alla vasta famiglia dei cavoli, non ha lo stesso impegnativo sapore: è infatti più delicato, meno odoroso, e perciò indicato nella preparazione di svariate portate.
Nelle sue terre d’origine, il pak choi è un alimento molto popolare; viene usato per preparare fritture e zuppe, come complemento a secondi piatti, oppure per formare tipiche salse orientali.
Lo si può utilizzare come ingrediente principale o d’accompagnamento in sformati, torte salate, spadellate.
Questo ortaggio trova consenso anche usato da crudo, magari in un’insalata mista.
E’ importante informare che più la verdura viene cucinata, maggiore è la probabilità di distruggere le sostanze nutritive utili per il nostro corpo: diviene quindi consigliabile evitare di farlo bollire a lungo, piuttosto è bene cucinarlo al vapore, per un breve periodo di tempo, o spadellarlo velocemente.
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!