Olio d’oliva da degustare
Olio d’oliva da degustare
Ci sono in commercio oli d’oliva di alta qualità, biologici e freschi, con caratterizzazioni aromatiche differenti da zona a zona. In linea generale al Nord hanno un profumo fruttato leggero, che proseguendo verso Sud diviene più intenso, senza per questo intaccare la sapidità e la genuinità del prodotto finale, ma anzi lo si valorizza ulteriormente.
L’olivicoltura è una peculiarità produttiva italiana ed ultimamente la si sta rivalutando anche per i ruoli paesaggistico e di protezione del suolo. Sono piante davvero incredibili in quanto sono in grado di vegetare e produrre in situazioni impensabili (carenza idrica, eccesso di caldo) per altre colture arboree, come il pesco ad esempio.
Parlare d’olio d’oliva biologico presuppone una distinzione tra i vari oli presenti sul mercato: troviamo gli oli d’oliva vergini, l’olio d’oliva raffinato, gli oli d’oliva e l’olio di sansa. Tra questi è bene puntare sui primi (olio extra vergine di oliva ed olio d’oliva vergine), in quanto sono ottenuti dai frutti dell’olivo solamente mediante processi meccanici, ed in condizioni che non causano alterazioni dell’olio; le olive hanno subito unicamente lavaggio, decantazione, centrifugazione e filtrazione.
Sebbene abbia subito trattamenti industriali di raffinazione, il semplice olio d’oliva lo consiglio per le fritture, dato che ha un punto di fumo elevato e non è stato estratto con i solventi come l’olio di semi.
Dentro il piccolo cerchio degli oli biologici extravergine troviamo le DOP (Denominazioni di Origine Protetta), e tra queste consiglio caldamente la DOP “Garda” e la Dop “Veneto”, avendolo provate, gustate (buonissime) e seguite nell’intera filiera.
È un alimento che contiene una moltitudine di elementi salutari, biologici e benefici per il nostro corpo, come i polifenoli (tra questi l’oleuropeina che agisce come contrasto all’insorgere di cellule tumorali, i secoiridoidi, gli acidi grassi monoinsaturi, e combatte attivamente il colesterolo.
E in cucina che utilizzo possiamo farne? Il DOP Garda a mio modesto consiglio è delizioso sul pane e si sposa benissimo al gusto della bruschetta. E non può assolutamente mancare in una naturale e biologica salsa con pinzimonio, sale e pepe dove intingere verdure crude come carote, ravanelli, sedani, peperoni e cardi.
E con l’olio extra vergine d’oliva DOP Veneto consiglio la polenta, che può divenire un buonissimo e sanissimo primo piatto se nella teglia la si prepara con l’olio e un po’ di formaggio grattugiato. Meglio servirla nel piatto quando è ancora morbida, fumante e dorata.
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