I ceci sono dei legumi con una storia che parte dalle piramidi dell’antico Egitto, quando erano il cibo degli schiavi. I Romani li guardavano con occhio più benevolo e ne promuovevano le proprietà afrodisiache; sembra addirittura che il cognome Cicerone derivi da un avo con una verruca a forma di cece sul naso e i ceci sono anche protagonisti di un modo di dire “in ginocchio sui ceci” che alunni di ogni generazione hanno imparato a temere. Ci sono due varietà di ceci: i ceci Kabuli, tipici dell’Occidente, i ceci Desi, tipici dell’India e del Medio Oriente e poi ci sono i ceci neri!

Origine

I ceci neri costituiscono una varietà a sé, sconosciuta al resto del mondo, in quanto sono un prodotto mediterraneo tipico della Murgia di Matera e Bari, dove sono noti anche con il nome di “ceci del solco dritto”. Sono strettamente legati alla storia del luogo e alle sue tradizioni. In passato, quando la popolazione della zona a cavallo fra Puglia e Basilicata viveva in ristrettezze economiche, non avrebbe mai sacrificato gli animali, loro sostentamento e riscaldamento, come fonte di proteine. La loro alternativa i ceci neri, altamente proteici e nutrienti.

Aspetto

I ceci sono i semi di una pianta e trovano impiego solo se secchi. Quelli neri sembrano quasi delle piccole pietre, all’esterno sono ricoperti da una sottile buccia di colore nero, che racchiude un interno di colore chiaro, bianco-giallo. La preparazione richiede 48 ore di ammollo (bisogna quindi prendersi per tempo!), prima di passare all’opera in cucina e preparatevi perché l’acqua di cottura prenderà un intenso colore nero! La parte esterna rimane al dente, mentre l’interno è più morbido e hanno un gusto vellutato e molto saporito.

Proprietà

La composizione dei ceci, tra i legumi più calorici, è per quasi la metà glucidi, poi troviamo anche proteine (21%), fibre (16%), acqua (10%) e grassi (6%). Il fatto che abbiano una così alta percentuale di glucidi, giustifica la scelta di questi legumi come sostituti della carne, infatti, hanno un buon potere energetico e sono indicati per affrontare attività lavorativa e astenie, cioè la riduzione della forza muscolare. La percentuale di proteine è simile a quella della carne, ma sono proteine di valore nutrizionale medio; mancano alcuni amminoacidi essenziali come i solforati e il triptofano. Questa mancanza può essere compensata da un consumo combinato di ceci e cereali, i quali hanno una composizione amminoacidica complementare ai legumi. La buona percentuale di fibre presenti nei ceci li rende alimenti sazianti e un ottimo aiuto per chi è a dieta, in più hanno effetti benefici per la regolarità intestinale. Inoltre, sono ricchi di saponine che aiutano a combattere il colesterolo e fanno la loro parte nella protezione del sistema circolatorio con l’apporto di Omega 3. I ceci apportano anche una buona dose di sali minerali, in particolare potassio, calcio, magnesio e ferro; ma per poterli assorbire è fondamentale l’ammollo di 48 ore, poiché permette l’eliminazione dell’acido fitico, che limita proprio l’assorbimento dei sali minerali. Anche di vitamine ne abbiamo a sufficienza: B1, B2, B3, B5, B6, C, K, E e folati.

Uso

Le nostre piccole riserve di energia nere sono adatte a condire pasta e minestre, sono ottimi per zuppe, creme o passati, per fare polpette, timballi e sformati, si possono mangiare da soli o assieme ad altri alimenti.

I ceci neri sono prodotto tutelato dalla regione Puglia, quindi controllate il marchio “Prodotti di Qualità di Puglia” e evitate di consumare ceci essiccati da più di un anno perché perdono le loro proprietà.

1 commento
  1. duilio
    duilio dice:

    Ho sempre mangiato i ceci gialli,quelli coltivati e venduti nella mia zona di origine,Roma!Ma una nostra conoscenza di Altamura ci ha fatto assggiare i ceci neri!Ottimi,non si spappolano,rimangono croccanti e al dente,saporiti,colorano tutti i brodi di nero.Sembra quasi la minestra preparata dai
    D I A V O L I dell’inferno.Ma sono veramente buoni.

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