Tutto quello che non sapevate sul cavolo nero

Tutto quello che non sapevate sul cavolo nero

Ortaggio tipico della cucina toscana, il cavolo nero è ancora poco presente sulle nostre tavole anche se, le sue molteplici proprietà, lo rendono un cibo formidabile per il nostro corpo. Ecco a voi tutto quello che non conoscevate di questa strepitosa verdura!

Lo chiamavano…il cavolo senza testa

Chiamato il “cavolo senza testa” per la mancanza della tipica forma tonda, il cavolo nero si distingue dagli altri membri della sua famiglia soprattutto dal colore delle sue bollose foglie esterne, che sono di un verde scuro con dei riflessi bluastri, dalle quali prende questo strano nome.
Lo si può trovare per tutto l’anno sui banchi di frutta e verdura, ma i periodi migliori per gustarlo sono dopo i primi freddi, quando le foglie esterne si gelano appena un po’, ed in primavera, quando i suoi germogli rendono i piatti di chi li utilizza irresistibili.

Usi e proprietà

Il cavolo è sempre stato utilizzato come base delle cucine più povere, come non ricordare la famiglia Bucket ne “La fabbrica di Cioccolato” che si nutriva solamente di zuppa di cavoli? Probabilmente erano cavoli neri, resistenti al freddo e ricchi di proprietà. È infatti noto come quest’ortaggio sia ricco di vitamina A e C, di potassio e acido folico; è utile per la prevenzione di numerose malattie tumorali, soprattutto quelle dell’apparato digerente come il cancro al colon, retto, stomaco, prostata e vescica; è inoltre un vaccino naturale contro i virus invernali e serve a rafforzare le difese immunitarie in modo da rendere l’organismo meno soggetto alle aggressioni esterne. Come poi dimenticare il basso potere calorico che lo rende un delizioso cibo per chi deve seguire diete restrittive, ed i suoi principi depurativi e le proprietà antiossidanti lo rendono un alimento adatto per chi vuol restare sempre giovane mangiando sano.

Utilizzato come rimedio delle nostre nonne per i mal di pancia, il cavolo nero è infatti molto utile per i bruciori di stomaco e per le infiammazioni intestinali; è inoltre utilizzato dalla medicina tradizionale per curare distorsioni, botte, tumefazioni ed infiammazioni degli arti: tritando le foglie del cavolo e ponendole poi sulla parte dolente ed infine, fermandole con un bendaggio, si può ottenere un facile rimedio naturale.
Per quanto riguarda la cucina, il cavolo nero è la base della famosa ribollita toscana, che lo vede re della tavola durante i pasti invernali, questa straordinaria verdura, in questa maniera, non solo riscalda lo stomaco di chi lo mangia, ma anche il cuore. Il suo gusto particolare e leggermente piccante lo rende delizioso anche nelle insalate, ma è da utilizzare in quantità limitata. È quindi un ingrediente dal quale trarre spunto per ricette veloci, sfiziose e che possono stuzzicare la fantasia dei più originali chef e dare al vostro palato una lieta sorpresa.

Il cavolo nero è quindi un alimento poco conosciuto in sé, ma che si scopre ricco di sostanze utili al nostro organismo e quindi degno di essere presente sulle nostre tavole in quante più maniere possibili e in quante più varianti la nostra fantasia riesce a creare.

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